Krishna disse: Si dice che c’è un albero eterno (Ashvattha) le cui radici sono in alto e i rami verso il basso, le cui foglie sono canzoni sacre , e colui che le conosce, conosce i…
Krishna disse: Si dice che c’è un albero eterno (Ashvattha) le cui radici sono in alto e i rami verso il basso, le cui foglie sono canzoni sacre , e colui che le conosce, conosce i Veda.
I rami di tale albero si estendono sia verso l’alto che verso il basso, si sviluppa tramite le tre guna e i suoi germogli sono i vari sensi [organi di senso, mente, ecc.]; le sue radici si diffondono anche verso il basso dando così origine alle azioni nel mondo degli umani.
Gli uomini non vedono la forma di questo albero, né il suo inizio, né la sua fine, né la sua base.
Che il saggio recida con la affilata spada del distacco questo albero così fortemente attaccato dalle radici, e cerchi quel sentiero del non ritorno. Tale persona può dire: “Vado a cercar rifugio da quello Spirito Eterno da cui il corso della creazione ha avuto origine”.
Perché la persona dalla conoscenza pura, senza orgoglio o illusioni, libera dalle catene dell’attaccamento, con la sua anima sempre rivolta verso il suo Spirito interiore, tutti i desideri egoistici svaniti, e libero dai due contrari noti come piacere e dolore, va alla dimora dell’Eterno.
☆Krishna – Bhagavadgītā